venerdì 30 marzo 2012

Capatosta ovvero l'ostinazione ripaga...


Il sabato non inizia con i migliori auspici: la macchina mi si ferma e non parte più, chiamo l'elettrauto vicino casa ma niente da fare, bisogna attendere al lunedì.
Non mi arrendo, chiamo un amico: "puoi mica accompagnarmi un attimo a Monte di Procida?" (che faccia tosta, io sono a Salerno che non è esattamente dietro l'angolo) Gli spiego velocemente che ho un corso che rischio di perdere, purtroppo niente da fare ha altri impegni, però mi informa che può almeno venirmi a prendere la domenica sera se ne avessi bisogno...
Un attimo di sconforto, che faccio chiamo per avvertire che non posso andare?...ma no, tengo la capa tosta! chiamo un taxi e mi faccio accompagnare; per fortuna ho il numero del tassista di fiducia della nostra società. Se è in servizio sono sicuro che non si tirerà indietro: "pronto?" sì è in servizio ed in cinque minuti è sotto casa....si parte!!!
Se non ci fossi andato me ne sarei pentito! :D


Il corso è molto interessante ma stancante, Paoletta e Adriano ci fanno lavorare sodo e molto, spiegano, dimostrano e seguono tutti (proprio tutti!) con attenzione, correggono gli eventuali errori e ti fanno capire come vanno corretti.
Tutti lavorano alle planetarie e finalmente capisco come posso sfruttarla al meglio :)
e non solo, il corso prevede oltre a due grandi lievitati, colomba e veneziana, anche l'impasto per la focaccia ed il casatiello sfogliato, quindi abbiamo lavorato pure sulla spianatoia senza macchina.


Purtroppo non sono riuscito a fotografare tutto e le foto non sono delle migliori, ma ero molto attento a seguire per non perdermi una parola (che secchione!) ho preso appunti che sto trascrivendo :)
comunque ho imparato molto, non sono un gran chef ma proprio per questo mi è servito ancor di più!

Cosa di non secondaria importanza ho conosciuto delle persone molto molto simpatiche! e oltre a lavorare tanto ci siamo anche divertiti :)
La colomba e la veneziana sono venute fantastiche!!! e pensate che a me la colomba di solito non piace, sono un tradizionalista e per me Pasqua non è tale se non c'è la pastiera, ma questa colomba era eccezionale!
per non parlare della veneziana! ma anche la focaccia, mangiata col salame il sabato sera, e il casatiello erano super! ovviamente abbiamo assaggiato tutto :P


Dopo un'attenta e molto tecnica spiegazione di Adriano, abbiamo avuto anche un pezzetto di lievito madre, che onestamente lì per lì pensavo di non usare, mi sono detto: ci vuole troppo impegno, questo lo faccio morire di sicuro...e invece "il piccolo" in questo momento e di la in cucina che è già diventato quasi un chilo :D e quanto si è fatto bello!
ogni scarrafone è bello 'a mamma sua! eh eh eh

Ma lo sapevate che al corso c'era anche Gente del Fud? non ci credete? ecco la prova :D


Un abbraccio a tutti e buon weeek end!

PS: le ricette appena possibile.... :*

giovedì 22 marzo 2012

Corsi, cavoli e contorni


Appena tornato a casa, giovedì sera, solo domani ed è week end!
Questo fine settimana mi sono fatto un bel regalo, sarò a Napoli per partecipare a uno dei corsi più famosi della blog-sfera, quello di Paoletta e Adriano.
...e non vedo l'ora! :D
a proposito c'è qualcuno di queste parti che ci viene? fatemi sapere!

Ma passiamo alla ricetta di oggi.
Non posto quasi mai i contorni, non che non ne faccia ma il contorno viene spesso relegato a piatto di "secondo piano" quindi si finisce per non parlarne, anche se a mio avviso in alcuni casi un buon contorno riesce a salvare un secondo venuto così così, non vi è mai capitato? a me sì :)

Questo contorno l'ho mangiato a cena a casa di cari amici e mi è piaciuto talmente tanto che il sabato successivo l'ho immediatamente cucinato :P
a dire il vero tutta la cena è stata una vera delizia! Grazie ragazzi!

Buon week end a tutti! ...del corso vi racconto lunedì



Cavolfiore con capperi e uvetta

1 cavolfiore grande
80 gr di capperi siciliani piccoli
80 gr di uvetta mista
Vino bianco secco q.b.
Aglio
Olio evo
Sale marino

Potete farlo in due modi.
Primo: Scottate il cavolfiore, tagliato in cimette, buttandolo in acqua bollente per pochi minuti, scolatelo bene.
Mettete a bagno l’uvetta per una decina di minuti in poco vino bianco secco per ammorbidirla.
Versate un filo d’olio in una padella con un aglio, appena caldo fatevi saltare il cavolfiore ed aggiungete i capperi (che avrete lavato eliminando il sale in eccesso). Poco prima di fine cottura aggiungete l’uvetta, regolare la sapidità e fate insaporire il tutto per qualche altro minuto.

Seconda opzione: Tagliate il cavolfiore in cimette e buttatelo (crudo) direttamente nella padella con l’olio caldo e l’aglio. Fatelo insaporire, unitevi i capperi, un filo d’acqua e coprite lasciando cuocere per una quindicina di minuti; aggiungete infine l’uvetta, regolate di sale e lasciate cuocere finché il cavolfiore non è morbido.
Potete servire sia tiepido che freddo.

lunedì 19 marzo 2012

Lemon butter cake


Cari ragazzi cominciamo la settimana con un buon dolce da colazione o da tè.

Domenica pomeriggio avevo una voglia matta di dolce, quella che mi prende sempre intorno all'ora del tè, ma poiché sono uno che, come si suol dire, "ha la neve in tasca" volevo una ricetta semplice, buona e pronta in poco tempo (mi viene in mente una nota stupida pubblicità :D)
Tra l'altro la zia mi aveva mandato un bel po' di grossi limoni bio dal suo giardino (ottimi!) e quindi la scelta si è indirizzata ovviamente su una buona torta al profumo di limone :P

Mi sono prima tuffato in rete alla ricerca di qualche ricetta che mi desse soddisfazione e poi non contento mi sono messo alla ricerca in un librone di Donna Hay.
Una foto ha attratto subito la mia attenzione, ingredienti verificati ed ecco a voi la mia lemon butter cake!
fatta molto semplicemente nel mio favoloso KA! ho tutte le misure per le cup quindi non ho perso tempo nelle misurazioni, se non le avete compratele costano poco e sono molto utili con le ricette americane (o australiane come in questo caso).
Ho apportate alcune modifiche, sennò che foodblogger sono?, e decorata con dei confettini colorati che l'hanno resa ancora più gradevole, non trovate?



Lemon butter cake

125 gr di burro ammorbidito
1 cucchiaino da tè di estratto di vaniglia
1 cup (225 gr) di zucchero bianco
3 uova
2 cup (270 gr) di farina manitoba (setacciata)
1 cucchiaino di lievito per dolci
½ cucchiaino di bicarbonato
1 cup (250 ml) di latte
1 limone bio

Glassa
180 gr di zucchero a velo
2 cucchiai di acqua
2 cucchiai di succo di limone

Confettini misti per decorare

Accendete il forno a 150° C. Mettete il burro ben ammorbidito, la vaniglia, lo zucchero, le uova, la farina, il lievito, il bicarbonato, la buccia grattugiata del limone e il latte nel vostro mixer e cominciate ad amalgamare gli ingredienti ad una bassa velocità. Aumentate la velocità fino ad ottenere un composto uniforme e spumoso. Rivestite una tortiera del dimetro di 20 cm (io ne ho usata una del diam. di 24 perché non ho quella da 20) con carta forno. Versate dentro il composto ed infornate per circa un’ora. Lasciate intiepidire.

Nel frattempo preparate questa glassa leggera mescolando lo zucchero a velo con l’acqua e il succo di limone. Versatela sulla torta tiepida e ricoprite con i confetti colorati, tagliatene una fetta o due e mangiatela a soddisfazione! :D

giovedì 15 marzo 2012

Di fissazioni e di pasta in casa...


Avere delle fissazioni ha dei risvolti pratici positivi, vi spiego.
La mamma è una fanatica della pasta in casa, sì sì proprio una fanatica, pensate che quando inizia a produrre pasta lo fa in quantità quasi industriali, che siano tagliatelle, ravioli, cavatelli o altro.
Di solito il giorno deputato è la domenica mattina, quasi alba perché non deve avere nessuno tra i piedi, e perché per lei che domenica è se non c'è pasta fatta in casa??!
Il vantaggio per noi figli è che ci ritroviamo la casa invasa da guantiere che traboccano di ottima pasta di cui una parte finisce nel congelatore o regalata ai vari amici che si trovano a passare di lì, quindi sapete quando venire a trovarmi eh eh :D

Tutto questo per dirvi che le tagliatelle che vedete in foto mi sono state date dalla mamma, non le ho fatte io anche se le so fare, ma meglio regalate no? :)
Avevo a portata di mano una zucca bio regalatami da un amico alla quale ho cercato di dare una degna fine.

Il pasto è stato accompagnato da un ottimo vino che vi ho già presentato qui, gentilmente offerto da Terra da Vino, ci è piaciuto talmente tanto che abbiamo accompagnato il pasto con l'ultima bottiglia rimasta (peccato!) e con la zucca ci stava alla perfezione!



Tagliatelle con zucca e porcini
per 6/8 persone

600 gr di tagliatelle all’uovo fatte in casa
1 zucca bio di piccole dimensioni (circa 1,5 kg)
250 gr di funghi porcini (congelati interi)
1 provola affumicata di Tramonti di circa mezzo chilo
1 rametto di rosmarino
Pecorino romano grattugiato q.b.
2 spicchi d’aglio
Olio evo
Sale

Pulite la zucca e tagliatela in cubetti. In una padella capiente versate un buon filo d’olio, un aglio e fatevi saltare la zucca, coprite e continuate a cuocere a fiamma media.
In  contemporanea fate lo stesso in un’altra padella con i funghi porcini congelati. Coprite e lasciate cuocere finché i funghi non si saranno bene ammorbiditi. Tagliateli in pezzetti ed uniteli alla zucca, aggiungendo anche un rametto di rosmarino fresco. Regolate di sale e cuocete finché la zucca non sarà diventata quasi una crema.
Cuocete le tagliatelle in abbondante acqua, scolandole al dente. Unite la salsa di zucca e porcini alla pasta, mescolando bene. Versatene circa la metà in una pirofila da forno, ricoprite con le fette di provola e infine fate un ultimo strato di pasta.
Spolverate la superficie con abbondante pecorino grattugiato e infornate a 180° C per una mezz’ora o finché non sarà bella dorata.

lunedì 12 marzo 2012

Hachis parmentier


Lo scorso week end è stato l'ultimo (SPERO!!!) di freddo e vento.
Ne ho approfittato per cucinare un piatto francese che amo molto, ma poiché è molto piccante è più adatto al clima freddo invernale, mi ero ripromesso di farlo prima dell'arrivo della primavera ed eccolo qua!

La prima volta che l'ho assaggiato ero a casa di un amico bretone a Parigi, me ne sono innamorato all'istante.
Ora non credete che sia una ricetta elaborata e neppure un piatto da gran chef, ma è ottimo!
è un piatto che fa parte della tradizione contadina, in realtà andrebbe fatto con gli avanzi di carne del pot-au-feu, ma la carne macinata con l'aggiunta magari di una salsiccia sbriciolata è un'ottima e golosa alternativa :P

Leggete e ditemi se non vi fa voglia! :)


Hachis parmentier
per 6 persone

1,5 Kg di patate gialle
400 gr carne macinata mista
100 gr di burro, più un po' per la teglia
2 cipolle
1 aglio
Prezzemolo
Parmigiano grattugiato (in alternativa del pecorino)
Pepe
Polvere di peperoncino
Latte q.b.
Olio evo
Sale marino

Pelate le patate e mettetele a bollire in abbondante acqua salata.
Nel frattempo sminuzzate la cipolla e l’aglio, fateli imbiondire in una padella con dell’olio d’oliva (o burro) ed aggiungete la carne macinata, salate e pepate; io in alternativa ho aggiunto un po’ di polvere di peperoncino al posto del pepe. Appena cotta aggiungete il prezzemolo tritato.
Una volta che le patate sono pronte passatele nello schiacciapatate raccogliendole in una ciotola, unitevi il burro, abbondante formaggio grattugiato, un po’ di pepe ed un mezzo bicchiere di latte. Ricordate che dovete ottenere un puré abbastanza denso e fermo.
Imburrate una teglia da forno del diametro di 24 cm, formate un primo strato con circa metà puré, versate la carne macinata (hachis) e ricopritela con un altro strato di puré. Cospargete la superficie di formaggio grattugiato e infornate in forno già caldo a 200° finché la superficie non raggiunge un bel colore dorato (passate a grill verso fine cottura), occorreranno una ventina di minuti. Servite molto caldo.

giovedì 8 marzo 2012

Un anticipo d'estate...


Le Cantine Terre da vino insieme all'editore Malvarosa in occasione della prossima uscita del libro "Fornelli in rete" di Francesca Martinengo hanno organizzato un contest davvero interessante per gli amanti del vino...e ovviamente noi lo siamo!!!
La sfida è cucinare un piatto salato che si abbini bene ad un ottimo Moscato Passito DOC il cui nome evocativo La Bella Estate già preannuncia il suo profumo ed il suo sapore :P
.....vi ricordate di Cesare Pavese?

Per questa sfida ho deciso di produrmi in una insolita torta salata nella quale ho usato il silken tofu, il tofu morbido giapponese, e di abbinarlo a degli spinacini freschi trovati sul banco del mio fruttivendolo, sembravano appena raccolti tanto erano belli!
L'ho profumata con la buccia di limone e avvolta in una ruvida pasta matta con farina integrale.

Mi è piaciuto abbinarci La Bella Estate perché le sue note aromatiche si intonano perfettamente alla nota agrumata del limone che profuma la mia torta.
Lo trovo un ottimo connubio, ma credo sia da assaporare su molti altri piatti salati al di là dell'uso che se ne potrebbe fare sui dolci.
Noi (ero con qualche amico) l'abbiamo trovato talmente buono che prima delle foto ce ne siamo già scolati una bottiglia :D

Con questa ricetta partecipo anche al contest di marzo di Essenza in cucina e My taste for food:

Torta di tofu e spinaci

350 gr silken tofu*
1 Kg di spinaci freschi
2 uova
1 limone bio, la buccia grattugiata
Sale


Per la pasta matta:
250 gr di farina integrale
50 gr di olio evo
Acqua fredda q.b.
Sale, un pizzico

* il silken tofu lo trovate facilmente nei negozi di specialità asiatiche


In anticipo pulite, lavate gli spinaci e lessateli semplicemente con un po’ si sale.
Scolateli e lasciateli gocciolare per un paio d’ore in maniera che si asciughino bene.

Preparate la pasta matta mescolando la farina integrale con l’olio e un pizzico di sale. Aggiungete acqua fredda a mano a mano che lo richiede fino ad ottenere un impasto morbido. Lasciate riposare in frigo per una mezz’ora.

Battete le uova con un pizzico di sale, unitevi il tofu che schiaccerete bene con i rebbi di una forchetta.  Aggiungete gli spinaci e mescolate molto bene. Preferisco non frullarli, ma se vi piace di più potete farlo. Profumate con la buccia grattugiata di un limone e amalgamate di nuovo.

Nel frattempo cacciate la pasta matta dal frigo, stendetela su di una spianatoia e datele forma.
Adagiatela in una forma leggermente unta con dell'olio d'oliva del diametro di circa 24 cm. Versate il composto di tofu e spinaci, decorate con delle striscioline di pasta e infornate per circa 50 minuti in forno già caldo a 180°.

lunedì 5 marzo 2012

Torta di arance al miele


Buongiorno a tutti!
Iniziamo un'altra settimana, vi confesso che quella passata non è stata delle più semplici e felici ma stringiamo i denti e tiriamo avanti nell'attesa di tempi migliori, bisogna essere positivi no? :D

Questo fine settimana volevo coccolarmi un po' ed ho fatto ben due torte all'arancia, troppo direte voi?? noooo!!!
Considerate che quella che vi posto oggi sono riuscito appena ad assaggiarla, infatti l'ho preparata per la cena 'cubana' di sabato sera a casa di un'amica. Una torta semplice ma buona che ho aromatizzato con qualche cucchiaio di miele all'arancia preso da un apicoltore locale, ottimo! :P
La cena è andata benissimo e ci siamo divertiti molto; il nostro amico cubano ci ha preparato delle cose buonissime che spero di provare a cucinare e postare presto!
...a proposito la bottiglia di liquore che vedere nella seconda foto è un liquore al cedro ovviamente home-made by me, lo assaggio appena pronto e se è buono vi posto la ricetta.
Buona settimana a tutti!

Con questa ricetta partecipo al contest di Cappuccino e Cornetto 'Honey sweet Honey':






Torta di arance al miele con copertura di cioccolato

350 gr di farina 00
4 uova
70 gr di zucchero
90 gr di burro
4 cucchiai di miele di arancio
3 arance bio piccole, il succo
1 arancia bio, la buccia grattugiata
1 cucchiaino di bicarbonato
1 bustina di lievito per dolci
Sale, un pizzico

Per la copertura:
200 gr di cioccolato fondente (cacao 70%)
100 ml di panna
Burro, una noce

Accendete il forno regolando la temperatura a 180° C.
Battete le uova con un pizzico di sale, aggiungete lo zucchero e montate bene quasi a raddoppiarne il volume. Unitevi il miele e continuate  lavorare. Versate poco per volta la farina setacciata fino ad incorporarla senza formare grumi, quindi il burro fuso tiepido e dopo un po’ il succo delle arance. Unite al composto la buccia grattugiata, il bicarbonato ed il lievito e amalgamate bene il tutto.
Versate in una forma tonda da 24 cm e infornate per circa 45 minuti. Quando pronta sfornate la torta e lasciatela raffreddare su di una griglia.

Fate sciogliere a bagnomaria  200 gr di cioccolato fondete  con circa 100 ml di panna e una noce di burro. Mescolate bene finché il composto non è liscio. Togliete dal fuoco, fate raffreddare, lavorate poi con una frusta elettrica fino ad ottenere una copertura densa e spumosa. Stendete sulla torta fredda.

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