lunedì 27 febbraio 2012

Cake del salumiere



Cari amici vi sarete accorti che nelle ultime due settimane sono stato un po' assente, purtroppo siamo stati quasi completamente assorbiti da alcuni problemi di salute della mamma che per fortuna si sono avviati ad una risoluzione.
Proprio ieri infatti con un esame abbiamo definitivamente scongiurato un "grosso pericolo" e non vi dico il sollievo! :)
Certo abbiamo altri esami e cure da affrontare ma ora siamo tutti più sereni!

Purtroppo, come capirete, la voglia e il tempo di cucinare sono passati in secondo piano, ma speriamo di riprendere presto.

La ricetta che vi posto oggi l'ho fatta un paio di settimane fa, quando mi hanno regalato i cicoli.
Molto saporita e calorica, ma ogni tanto se po' fa!
Auguro a tutti una buona settimana!



Cake del salumiere

150 gr di farina 00
100 gr di farina integrale
3 uova
120 gr di provola affumicata
120 gr di salame
100 gr di cicoli
0.5 cl di olio evo
15 cl di latte scremato
Sugna, per lo stampo
1 bustina di lievito
Pepe
Sale

Tagliate la provola e il salame in cubetti.
Nel frattempo accendete il forno regolandolo a 180° C.
In una ciotola battete le uova con un pizzico di sale e il pepe, aggiungete quindi l’olio ed il latte.
Unitevi la farina poco alla volta setacciandola, infine il lievito. Aggiungete la provola, il salame e i cicoli amalgamando bene il composto. Versatelo in una pirofila unta con un po’ di sugna.
Mettete in forno e lasciate cuocete per 45 minuti.

lunedì 20 febbraio 2012

Brioche rustica con broccoli


Buongiorno cari amici!
Oggi posto di mattina, sì perché sono rimasto a casa per una serie di piccoli problemi, tra l'altro lo scorso fine settimana purtroppo non sono stato molto bene, ma è tutto a posto :)

Il post di oggi è dedicato ai bimbi, non avendo figli ho usato come cavie i miei nipoti eh eh eh poco amanti delle verdure come molti ragazzi ahimé! ...non sanno cosa si perdono!

Ho fatto una buona brioche rustica, se vi ricordate ci avevo già provato qui con una ricetta classica; quella di oggi è una variazione di un'altra ricetta che ho trovato e adattato ai miei gusti.
In questo periodo vado pazzo per i broccoli, che invece si annoverano tra le loro verdure nemiche, ed ho deciso di 'camuffarli' all'interno di una brioche per farglieli mangiare.
Esperimento riuscito da tutti i punti di vista, sia per la morbidezza della brioche che per la bontà :P
Ho aggiunto un po' di pomodori calabresi secchi per dare un po' di colore.

Buona settimana!



Con questa ricetta ho il piacere di partecipare al contest della blog-amica Diario di cucina: "A prova di bimbo":




Brioche rustica con broccoli

200 gr di farina 00
300 gr di farina Manitoba
1 bustina di lievito di birra liofilizzato (7 gr)
2 uova
100 gr di burro
180 ml di latte
2 cucchiaini di zucchero
Sale

Per la farcitura:
700 gr di broccoli (già puliti)
Pomodori secchi q.b.
Olio evo
Aglio


Fondete il burro e lasciatelo raffreddare. Setacciate in una ciotola capiente le due farine, unitevi il lievito e lo zucchero. Miscelate bene il tutto, fate una fontana e versatevi le uova battute, il latte a temperatura ambiente ed il burro fuso. Impastate per una decina di muniti e, solo quando l’impasto ha preso corpo, unite un cucchiaino di sale. Quando la pasta è morbida e ben lavorata, formate una palla e mettetela in una ciotola infarinata. Coprite la ciotola con un panno umido e lasciatela lievitare per un paio d’ore in un luogo tiepido finché non avrà raddoppiato il volume.
Nel frattempo lavate i broccoli. Mettete a scaldare un filo d’olio in una padella, aggiungete l’aglio e infine i broccoli, coprite e lasciate cuocere finché non diventano morbidi, regolate di sale e lasciate raffreddare.
Quando la pasta è pronta, stendetela su una spianatoia infarinata e stendetela con le mani aperte formando un rettangolo di circa un centimetro di spessore. Distribuite sulla superficie i broccoli e una dozzina di pomodori secchi ridotti in pezzetti. Arrotolate delicatamente la pasta.
 Mettete il rotolo in uno stampo imburrato e infarinato di 30 x 15 cm, coprite con la pellicola e lasciate lievitare per un’altra ora e mezza o fino a quando la pasta non arriva al bordo dello stampo. Cuocete la brioche in forno a 180°C per 45 minuti, togliete dallo stampo e fate raffreddare su una griglia.

lunedì 13 febbraio 2012

Giallo Oro


Vi ricordate la canzone di Mango: Oro?
Beh è quella che mi è venuta in mente appena ho letto il tema del contest di febbraio di Cinzia dedicato al colore giallo oro dello zafferano.

Ecco cosa si dice di questo colore in cromoterapia:
"Nella cromoterapia il giallo è il colore che ricorda il Sole, esprime quindi un movimento di espansione. La scelta del giallo quindi è ricerca del nuovo, del cambiamento, della liberazione dagli schemi. Sinonimo di vivacità, estroversione, leggerezza, crescita e cambiamento. Stimola l'attenzione e l'apprendimento, acuisce la mente e la concentrazione. Stimola l'attività mentale e porta fiducia e sicurezza donando gioia.
Il giallo viene associato alla parte sinistra del cervello e in genere al lato intellettuale, con effetti di stimolazione e aiuto nello studio. È considerato un colore protettivo e concreto, in aiuto a chi è troppo aperto o troppo creativo, associato alla felicità, alla saggezza e alla immaginazione, generatore di buon umore."

Inoltre vi ricordo che il giallo oro nell'antica Cina era il colore dell'Imperatore.
ma cosa volete di più?? e allora che giallo zafferano sia!

Avrete capito che con questo post partecipo al contest di febbraio della cara Cinzia di Essenza in cucina e My taste for food Oro Zafferano:


Pasta e cavolfiore con zafferano al forno
per 6 persone

500 gr di pasta di Gragnano innamorati capresi
250 gr di piccole salsicce di maiale
300 gr di fiordilatte
1 cavolfiore
Zafferano, pistilli
Panna da cucina, 3 cucchiai
Pepe nero
Noce moscata
Parmigiano grattugiato
1 aglio
Olio d’oliva
Sale



Lavate e bollite il cavolfiore per una decina di minuti in acqua salata. Scolatelo e saltatelo in padella con un filo d’olio, coloratelo con i pistilli di zafferano e profumatelo con l’aglio per un’altra decina di minuti. Aggiungete quindi la salsiccia tagliata in pezzettini e lasciatela cuocere col cavolfiore. A questo punto spegnete e unitevi 3 cucchiai di panna da cucina per amalgamare, una buona grattata di noce moscata ed un po’ di pepe macinato al momento.

Nel frattempo cuocete la pasta la dente, appena pronta versatela in padella per amalgamarla col cavolfiore. In uno stampo del diametro di 25 cm rivestito di carta forno, versate una metà della pasta, fate uno strato con il fiordilatte tagliato un piccoli pezzi e ricoprite con la restante pasta. Cospargete col parmigiano grattugiato e infornate a 180° C per una ventina di minuti o finché la torta di pasta non sarà bella dorata. Servite calda.

giovedì 9 febbraio 2012

Un cavolo di freddo...


Siete pronti per il grande freddo del week end?
Sentiti i telegiornali e le varie previsioni meteo sembra che stia per arrivare un freddo quasi apocalittico, forse esagerano?
Oggi al telefono la mia collega svedese si è fatta una bella risata, di sicuro loro sono più abituati di noi a queste temperature, certo anche a lei vedere in tv Roma sotto un manto bianco di neve ha fatto un po' effetto, ma si sa Roma è bella anzi bellissima anche senza neve! a dire il vero io la preferisco in primavera :)

...ad ogni modo parlavamo del freddo, ecco io mi sono premunito (in cucina ovvio eh eh), ho comprato un po' di verdure, quelle classiche invernali che a me piacciono tanto, cavolo verza, patate, rape, broccoli e mi appresto ad impuzzolentire casa con qualche buona pasta o torta salata.

Oggi ho cominciato con un bel cavolo stufato, l'ho rafforzato con giusto un po' di miglio e poche acciughe sott'olio. Il caraway (che è il carum carvi da con confondere col classico cumino) ha aggiunto il suo buon profumo, ma se non lo avete potete farlo in versione "classic" cumino.
Un piatto ottimo e che vi riscalderà subito! come si dice: provare per credere!



Cavolo verza stufato con miglio

1 cavolo verza (circa 450 gr)
1 cipolla bianca piuttosto grossa
100 gr di miglio
4 acciughe sott’olio
Cumino dei prati (carum carvi – caraway)
Peperoncino in polvere
Olio evo
Sale

In un pentola fate riscaldare un buon filo d’olio evo, versatevi la cipolla tagliata a dadini e lasciatela imbiondire. Scioglietevi le acciughe, unitevi quindi la verza alla quale avrete tolto le foglie più esterne e ridotto in striscioline. Fatela saltare per qualche minuto e poi versate circa 400 ml di acqua calda, un po’ di sale marino, coprite e lasciate cuocere per una mezz’ora circa.
Aggiungete il miglio e cuocete per un’altra mezz’ora. Girate di tanto in tanto aggiungendo un altro poco d’acqua se necessario.
Poco prima di fine cottura profumate con il cumino dei prati e regolate di sapidità. Spegnete e lasciate riposare per una decina di minuti.
Impiattate cospargendo con un po’ di polvere di peperoncino e qualche semino di caraway.
Potete decorare il piatto con una foglia di verza tenuta da parte come ho fatto io.

lunedì 6 febbraio 2012

Tradizione - Tortano con i cicoli


Cari amici anche questa settimana inizia all'insegna del freddo polare brrrr
Le basse temperature sono per me uno stimolo a cucinare piatti che hanno una certa consistenza, come la ricetta che vi propongo oggi: il tortano.
La 'scusa' per questa è nata da un regalo della mamma: i cicoli e la sugna, fatti proprio nei giorni scorsi visto che il compare in paese ha lavorato il maiale... tutta roba buona e paesana! Non vi dico che sapore delizioso aveva  la carne :P

Dei piatti tradizionali ve ne avevo già parlato qui questo segue la scia, sempre tratto dal libro della Jeanne Carola Francesconi sulla Cucina Napoletana.
Le dosi le ho aggiustate alle mie esigenze (ne ho fatto uno più piccolo), ma vi riporto la ricetta integrale.
Il solito amico critico, insieme ad un altro paio, ha gradito molto :) lo hanno mangiato che era ancora tiepido.

Con questo post partecipo ad Anarchy in BB delle blogger-amiche della Banda dei Broccoli, il libro che ho scelto è di Franz Kafka "Josefine la cantante", un autore che ho amato moltissimo e nonostante siano passati quasi 90 anni dalla sua morte è maledettamente attuale!

Tortano con i cicoli

400 gr di farina
30 gr di lievito di birra
250 gr di cicoli
140 gr di sugna
Pepe, in abbondanza
Sale



Su di un tavolo disponete la farina a fontana, mettetevi al centro il lievito e con poca acqua tiepida stemperatelo, aggiungete il sale e 40 gr di sugna e impastate il tutto aggiungendo altra acqua a mano a mano che occorre, in modo da ottenere una pasta di media consistenza che lavorerete bene. Mettete poi a lievitare in una terrina coperta da un panno di lana, in luogo tiepido.

Quando circa dopo un’ora e mezza la pasta sarà cresciuta, rimettetela sul tavolo infarinato, appiattitela battendola con le mani, mescolatevi il pepe e lavoratela ancora un poco. Spianatela poi all’altezza di mezzo centimetro, ungetela tutta uniformemente di sugna, spargetevi su con altrettanta regolarità i cicoli dopo averli salati e avvolgetela strettamente su se stessa in modo da ottenere un rotolo lungo da 30 a 40 cm.

In uno stampo rotondo col buco centrale, unto di sugna, disponete il rotolo di pasta , accavallandone una sull’altra le due estremità facendole ben aderire fra loro. La pasta non deve oltrepassare la metà dello stampo in altezza poiché crescendo raddoppierà di volume. Fate di nuovo lievitare in luogo tiepido, occorreranno circa 3 ore. Quando sarà ben lievitato infornate il tortano in forno quasi freddo e cuocetelo a calore moderato per circa 1 ora. Lasciatelo raffreddare, poi sformatelo e servitelo.

giovedì 2 febbraio 2012

Non sono più una cicala...


Consideravo che con l'avanzare dell'età le cose cambiano.
Prima non mi sarei mai preoccupato di andare al mercato per comprare i prodotti freschi per poi congelarli e ritrovarmeli pronti da usare in inverno. Non ci pensavo affatto tanto, mi dicevo, userò il fresco che trovo al mercato!
Ma ho sempre notato la differenza a casa della mamma (che conserva di tutto!) se nel pasticcio di tagliatelle metteva i suoi piselli congelati o quelli in barattolo, il sapore era decisamente migliore :P

E così quest'anno anch'io sono andato al mercato ed ho comprato piselli, fave (poche peccato) e fagioli freschi che ho diligentemente pulito, imbustato e congelato.
Vi ricordate la favola di Esopo?
La cicala che è in me canta ancora, ma si sta facendo strada sempre più la formica... starò invecchiando e diventando più saggio? bah!

Vi posto una zuppa saporita fatta con le fave fresche pescate nel mio congelatore.
In alternativa potete utilizzare delle fave secche, ovviamente cambiano i tempi di cottura.
Buon fine settimana!





Zuppa di fave invernale
per 2 persone

250 gr di fave congelate fresche
100 gr di pancetta affumicata
80 gr di pasta, rombi o pasta mista
250 ml di brodo vegetale
1 cipolla bianca
Finocchietto selvatico
Olio d’oliva
Sale

Tagliate la cipolla e la pancetta in dadini.
Versate qualche cucchiaio d’olio in una pentola e fatevi imbiondire prima la cipolla e poi unitevi la pancetta. Aggiungete le fave congelate e fatele rinvenire per qualche minuto.  Profumate con il finocchio selvatico.
A questo punto versatevi il brodo, portate a bollore e lasciate cuocere per una mezz’ora circa.
Verificate il tempo di cottura della pasta e versatela prima di fine cottura in maniera che rimanga al dente. Profumate con un altro po' di finocchietto e servite calda.

Ultimi post