mercoledì 28 dicembre 2011

Auguri con una torta di fine anno!


Mi scuso, sono stato un po' latitante negli ultimi giorni, ma sapete com'é l'ansia per la preparazione del pranzo di Natale (che è andato benissimo!), la bella serata di auguri trascorsa con gli amici e la successiva voglia di rilassarsi per un paio di giorni passando il tempo tra il letto e il divano, ascoltando un cd o leggendo un bel libro l'ha avuta vinta! :D

I regali non sono stati molti, ma si sa attraversiamo tempi di austerity!
Ed è proprio in tempi come questi che le ricette del tipo 'qui non si butta via nulla' sono le benvenute!
Infatti quella che vi posto oggi non è una vera e propria ricetta, è nata dal riciclo di alcuni ingredienti che sono "avanzati" dal pranzo di Natale, perché in queste occasioni si finisce sempre per applicare il famoso detto melius abundare quam deficere!
si ha sempre paura che tutto quello che abbiamo preparato non basti mai...:)

Con questa torta salata vi lascio i miei MIGLIORI AUGURI DI FINE ANNO!
Ci vediamo l'anno nuovo! un abbraccio!


300 gr di ricotta
5 zucchine
4 uova
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
Provola affumicata, qualche fetta avanzata
1 aglio
Timo
Pepe
Sale

Lavate le zucchine, tagliatele a rondelle e passatele in padella con un aglio e dell'olio d'oliva.
Nel frattempo battete le uova con un pizzico di sale e del pepe macinato fresco, aggiungete la ricotta, il parmigiano, profumate col timo ed amalgamate il tutto.
Appena cotte le zucchine, lasciatele intiepidire e unitele al composto. Versate in una teglia del diametro di 24 cm rivestita di carta forno, ricoprite l'intera superficie con le fette di provola affumicata tagliate più o meno sottili e date un ultimo tocco di pepe .
Infornate per circa 30 minuti in forno già caldo a 180°C. Servite tiepida.

martedì 20 dicembre 2011

Ciambella en travesti...


La temperatura è scesa di molto negli ultimi giorni qui da noi, sembra che anche il tempo si prepari al Natale!
La voglia di fare dolci aumenta, accendere il forno riscalda la casa, ma anche l'anima.
Il profumo si spande lento per casa fino ad invadere tutte le stanze, riscaldando con l'aroma di cannella e chiodi di garofano o di arancio e limone.

Aumenta anche la frenesia dello shopping compulsivo o dell'ultimo munito, ma non lasciatevi prendere la mano! rilassatevi, passate più tempo con le persone care, lasciatevi prendere dall'allegria dei preparativi! :)

Se vi manca il tempo, ma non la voglia di preparare un dolce, perché rinunciarvi? Ecco la ricetta che fa per voi, con il tocco natalizio del pisto e la bella forma del gugelhupf!
Basta scegliere la forma adatta per rendere una semplice, ma morbidissima ciambella (ma che non sembra tale eh eh) un piatto degno della tavola del re :P
Questa semplice ricetta mi è stata regalata da Katia, che ringrazio di cuore, a dire il vero ero un po' scettico prima di farla, ma vi assicuro che il risultato è eccellente e lo sforzo minimo!

Ricordate l'iniziativa dei bloggers per i bambini di Rocchetta Vara? ve ne avevo già parlato qui.
Bene, grazie all'iniziativa della community di CI c'è la possibilità di dare ancora una mano ricevendo in cambio un bel calendario, se ne parla con compiutezza qui, date una mano se potete! ...e poi si è tutti più buoni a Natale vero??! :D



Ciambella en travesti

300 gr di farina 0 (o anche 00)
300 gr di zucchero
130 gr di olio di girasole bio
180 gr di acqua tiepida
6 uova
1 bustina di lievito per dolci (15 gr)
1 bustina di cremore di tartaro (8 gr)
1 limone bio, la buccia grattugiata
Pisto, un cucchiaio raso
Mandorle affettate
Sale, un pizzico


Setacciate la farina e unite lo zucchero, il lievito, il pisto ed un pizzico di sale.
Emulsionate olio ed acqua, uniteli all’impasto ed amalgamate bene evitando la formazione di grumi.
Aggiungete la scorza di limone grattugiata ed i tuorli uno per volta.
Montate gli albumi a neve con il cremore. Unite all’impasto con cura.
Versate in uno stampo per gugelhupf imburrato e infornate in forno già caldo a 150°C per circa 75 minuti. Potete decorare mettendo sul fondo dello stampo qualche mandorla affettata e spolverare con zucchero a velo.

giovedì 15 dicembre 2011

Chef for passion


Quando ho letto qualche settimana fa che esisteva anche a Salerno la possibilità di fare corsi di cucina mi sono detto: finalmente!!!
come leggete nella foto si tratta di Chef for passion! (li trovate anche su FB)

Quando (un po' diffidente lo ammetto) sono passato a vedere di cosa si trattava ed ho scambiato due chiacchiere con Carmen Saviano sono rimasto subito colpito dalla passione che questa ragazza mi ha trasmesso!
Non pago mi sono iscritto ad una loro lezione di cucina...ogni buon blogger deve sempre provare no?! :D

Dopo il primo impatto, al corso si è subito instaurata un'atmosfera davvero friendly e non so se è stata la bravura di Carmen e Raffaele ('o chef) o anche la simpatia degli 'alunni' ma abbiamo cucinato (...e bevuto vino! come si può pasteggiare senza?! eh eh eh), abbiamo imparato e ci siamo divertiti come se fossimo amici che si ritrovano in allegria in cucina per preparare il pranzo di Natale :)
ovviamente ci siamo ripromessi di rivederci per un'altra lezione... :P


Certo Carmen e lo chef Raffaele Rossi sono davvero coraggiosi, in un periodo di crisi come questo, a mettersi in gioco con questa attività, ma è la Passione che li muove, quella con la P maiuscola perché nelle cose che fanno c'è amore e come scrivono nel loro sito "l'ingrediente principale per una buona cucina è l'amore..."



Dimenticavo il 22 dicembre ci sarà un evento degustazione "Sua Maestà il Tartufo" io ovviamente ci sarò e voi? perché non fate un salto? :)

La ricetta che vi propongo è stata realizzata proprio al corso ovvio! :P

Con questa ricetta partecipo al contest di Fico secco Uva passa: Cucinando per Natale


Controfiletto di maiale ripieno di scarola e scamorza con purea di mele annurche

600 gr di lonza di maiale
Una mezza scarola
150 gr di scamorza affumicata
8 fette di pancetta magra
Aglio
Olio evo
Sale

Per la purea di mele:
3/4 mele annurche (o in mancanza delle belle golden)
Vino bianco secco, circa ½ litro


Preparate la scarola lavandola e bollendola in acqua e sale. Fatela sgocciolare bene per eliminare tutto il liquido in eccesso e passatela in padella con un filo d’olio d’oliva ed un aglio vestito. Appena pronta sminuzzatela col coltello.
Tagliate in piccoli cubetti la scamorza e tenetela da parte.

Pulite la lonza di maiale dalla coperta di grasso (potete farlo fare dal vostro macellaio J) e tagliatela in fette uguali dello spessore di circa 6 centimetri. Fate una piccola incisione su un lato della fetta per creare una tasca che andrete poi ad allargare all’interno con le dita. Riempitela con un po’ di scamorza ed un po’ di scarola, richiudetela e sigillate arrotolando la lonza con due fette di pancetta. Legate con uno spago e passate la carne da entrambi i lati in una padella a fuoco vivo finché non raggiunge un bel colorito.
Disponete le fette di lonza in una teglia e mettete in forno già caldo a circa 200° C per 10-15 minuti o finché il maiale non raggiunge la cottura desiderata, ma non troppo potrebbe seccarsi!
Utilizzate il fondo di cottura filtrato addensandolo in una padella con una noce di burro.

Nel frattempo preparate la purea di mele. Pelate e tagliate le mele in pezzi. Versatele in una casseruola e copritele con il vino bianco; appena cotte scolate dal vino in eccesso e passatele al frullatore per ottenere una crema densa.
Impiattate dividendo in due parti la fetta di maiale e decorate con la purea ed il fondo di cottura.
Bon appétit!

martedì 13 dicembre 2011

Santa Lucia


Questo è un post di speranza.

La speranza è che l'Ospedale Santa Lucia di Roma resti aperto, non chiuda le sue porte a fine anno e lasci fuori le speranze di centinaia di pazienti ed in particolare di tutti quei bambini che hanno necessità di una riabilitazione psicomotoria.
I pazienti del servizio di riabilitazione extraospedaliera sono 350 di cui 200 bambini...

Chi meglio di una mamma può capire le difficolta che un bimbo affronta quotidianamente e la grande felicità che anche un piccolo passo, un piccolo progresso porta a dei bambini che, nonostante i loro grandi sforzi, non si sentiranno mai uguali agli altri.

Oggi è Santa Lucia la protrettrice degli occhi, della vista e spero che questa Santa dia ai nostri politici la chiara visione del grande errore che stanno commettendo.

Mi unisco all'iniziativa di Caris del blog 'Cooking planner', sul suo blog sono sicuro trovere tutte le altre informazioni necessarie. Facciamo tutti qualcosa!


Questa torta allegra, col colore del sole la dedico a tutti i bambini del Santa Lucia ed in particolare ad Albertino :*

Orange & poppy seeds cake

1/3 cup (circa 50 gr) di semi di papavero
¾ cup (circa 190 gr) di latte
200 gr di burro ammorbidito
1 cucchiaio di scorza d’arancia grattugiata
¾ cup (circa 150 gr) di zucchero
3 uova
2 cups (circa 260 gr) di farina 00
1 ½ cucchiaino di lievito in polvere
½ cup (circa 130 gr) di succo d’arancia

per lo sciroppo:
1 cup (circa 210 gr) di zucchero di canna
1 cup (circa 250 gr) di succo d’arancia
½ cup (circa 75 gr) di scorza d’arancia grattugiata



Preriscaldate il forno a 160 ° C. Miscelate i semi di papavero col latte e tenete da parte.
Mettete il burro, la scorza d’arancia grattugiata e lo zucchero in un mixer ed avviate fino ad ottenere un composto leggero e cremoso. Incorporate gradualmente le uova, una alla volta. Setacciate la farina ed il lievito sul composto, amalgamate e aggiungete il latte con i semi ed infine il succo d’arancia. Mescolate bene e versate in una forma rivestita di carta forno dal diametro di 20 cm. Cuocete per 55-60 minuti.

Nel frattempo preparerete lo sciroppo. Mettete tutti gli ingredienti in una casseruola a fuoco basso e girate finché lo zucchero non si sarà sciolto completamente. Aumentate la fiamma a portate a bollore, lasciando bollire per 5/6 minuti finché lo sciroppo non si addensa e diventa di un bel colore ambrato.
Versate metà dello sciroppo sulla torta calda. Versate il restante sciroppo sulle fette immediatamente prima di servire.

venerdì 9 dicembre 2011

Torta di broccoli e ricotta


Cari amici! in questi giorni passati vi ho trascurato un po', ma ho dedicato un po' più tempo al teatro ed a me stesso.
Non ultimo mercoledì sera ho avuto il piacere di trascorerre la serata con Lydia e Gio alla manifestazione GustaNatale ad Angri dove abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere e di assaggiare dei piatti niente male preparati da chef locali con i prodotti del nostro territorio.

I piatti erano tutti molto buoni, ma quelli che mi hanno colpito sono stati indubbiamente una insalata di broccoli di natale, una piccola meraviglia!, preparata dallo chef Raffaele Vitale (rist. Casa del Nonno 13) e dei delicati e gustosi gnocchetti preparati dallo chef Paolo Barrale (rist. Marennà), ma c'erano anche le frittelle di patate e baccalà che ho bissato perché troppo buone :P

Insomma sono tornato a casa soddisfatto della bella serata trascorsa! :D

Sulla scia di quest'entusiamo ho preparato la torta che vi propongo qui di seguito; certo nei giorni scorsi la mia golosità è andata crescendo (ho finito la dieta :D) ed ho cucinato anche diversi dolci, ma questi mi riservo di postarli più in là per festeggiare il Natale eh eh eh
Buon week end a tutti!


Torta di broccoli e ricotta
per 4/6 persone

500 gr di broccoli già puliti
280 gr di ricotta vaccina
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
3 uova
1 aglio
1 peperoncino piccante
Acciughe sott’olio
Olio evo
Sale


Lavate i broccoli e fateli saltare in padella con un filo d’olio, aglio e peperoncino per una ventina di minuti. Una volta cotti lasciate intiepidire e tritateli nel mixer.
In una ciotola battete le uova con un pizzico di sale, aggiungete la ricotta ed il parmigiano grattugiato amalgamando bene gli ingredienti. Unitevi infine la purea di broccoli.
Versate in una forma alta ben imburrata del diametro di 18 cm. Decorate la superficie con delle acciughe sott’olio che avrete ripulito dall'olio in eccesso, ma non troppe altrimenti diventa salato.
Cuocete in forno già caldo a 180° C per 50 minuti. Fate intiepidire e sformate.

martedì 6 dicembre 2011

Pasta al forno consolatoria...


Ho passato gli ultimi giorni a litigare con la caldaia, che guarda un po' ha deciso di rompersi proprio domenica mattina grrrrr!
...e meno male che non mi ero già infilato sotto la doccia!!
Ieri il tecnico (molto competente e vi assicuro che non lo sono tutti!) l'ha riparata molto velocemente e quindi con mia somma gioia è tornata l'acqua calda! :D

Oggi, avendo preso un giorno di permesso, ho voluto consolarmi con una gustosa pasta che mi desse il senso di calore e di casa ;)  e poi ho anche l'opportunità di partecipare ad un contest i cui premi sono molto carini, guardate un po'...

Con questa ricetta partecipo al contest di GustosaMente e Il cestino di Marta RomantiKitchen:


Pasta con cime di rapa al forno
per 4 persone

500 gr di cime di rapa già pulite
350 gr di pasta ‘occhi di lupo’
300 gr di provola affumicata
2 mestoli di cannellini già bolliti
1 aglio
Noce moscata
Polvere di peperoncino
Parmigiano grattugiato
Olio evo
Sale q.b.



Lavate le cime di rapa e fatele cuocere in padella con un filo d’olio d’oliva ed un aglio per una ventina di minuti, regolate di sapidità. Nel frattempo tagliate la provola a cubetti e tenetela da parte.
Mettete l’acqua salata sul fuoco e bollite la pasta, lasciandola molto al dente.
Appena pronta scolatela e mescolatela con le cime di rapa. In una pirofila formate un primo strato di pasta, distribuitevi i due mestoli di cannellini e profumate con una buona grattugiata di noce moscata.
Ricoprite il tutto con la provola, versate un altro strato di pasta e cime di rapa, procedete ancora con una grattugiata di noce moscata e del parmigiano grattugiato.
Passate in forno a 200° C per 15 minuti. Sfornate e cospargete con polvere di peperoncino.
Servite calda.

giovedì 1 dicembre 2011

In crisi....


In questi ultimi tempi sembra che la nostra vita sia appesa al filo delle speculazioni economiche e all'andamento delle borse.
Il telegiornale ripete sempre la stessa litania: crisi, disintegrazione dell'euro, eurobond, spread...
Ho una laurea in economia ma credetemi a volte anche a me sembra arabo (lingua che non conosco), l'unica cosa che intuisco è che oramai in questo sistema perverso l'economia è sovrana, meglio il dio denaro lo è, e l'essere umano un subordinato.

In momenti come questo mi rifugio nella mia cucina e cerco di 'creare' piatti che mi facciano sentire strettamente legato alla Terra, che me ne riportino il sapore in bocca e mi riportino alla mia realtà di essere umano, completo.

Amo il sapore amaro, vagamente terroso della cicoria selvatica, quello pastoso dei fagioli e la dolcezza della nostra uva appassita al sole.
Comunque vada la borsa domani il sole sorgerà ancora, per nostra fortuna...



Cicoria con fagioli di palo e uva passa
per 3 persone

3 cicorie
250 gr di fagioli bianchi di palo (di questi ne ho usato circa la metà)
Uva passa mista, una manciata
1 aglio
Alga kombu (facoltativa)
Olio evo
Sale q.b.

Per prima cosa mettete a cuocere i fagioli; li ho cotti in pentola a pressione (senza ammollo) con un pezzetto di alga kombu, senza sale, per circa 1 ora e 15. La proporzione che ho usato per questi fagioli è stata di 1 a 4 con l’acqua. Una volta cotti, regolate di sale.
Potete prepararli anche il giorno prima, mettendoli a mollo, a voi la scelta.

Lavate bene le cicorie. Fatele bollire in abbondante acqua, senza sale, per circa 20 minuti, scolate, sciacquatele con acqua fredda per mantenere il colore e tenete da parte.
Mettete l’uva passa in ammollo in acqua tiepida per una quindicina di minuti.

Riscaldate in una padella antiaderente qualche cucchiaio di olio d’oliva con un aglio.
Appena caldo ripassatevi le cicorie, aggiungete circa tre mestoli di fagioli e fate cuocere per una ventina di minuti a fuoco moderato, regolate di sapidità, aggiungetevi l’uva passa e lasciate cuocere per un’altra decina di minuti.
Servite caldo con biscotti di grano integrali.

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